PASSATO

Il rapporto con il nostro passato. Una sfida che raccogliamo con grande entusiasmo.

Il restauro di edifici antichi è la nostra passione più grande: osservare, comprendere, interpretare i luoghi del passato è l’attività straordinaria che ci ha spinto a diventare architetti.

Dal restauro conservativo di edifici storici, alla ristrutturazione di fabbricati più recenti, sospesi tra tutela della memoria e ricerca di una nuova identità, il passato è quindi per noi una fondamentale fonte di ispirazione. Una sfida entusiasmante che si rinnova ogni giorno.

Recuperare l’esistente è una scelta di campo. Se è infatti corretto pensare che costruire da zero possa essere stimolante e vantaggioso, è altrettanto vero che ciò comporterà un impegno notevole in termini di scelte a cui spesso siamo impreparati. Sovente il “nuovo” si rivela essere un “falso-nuovo”, una sorta di espediente mentale che ci porta ad accontentarsi di un edificio “pre-cotto”. E’ facile lasciarsi sedurre dal fatto che sia immediatamente disponibile e fermarsi ad una personalizzazione di superficie: edifici progettati da nessuno per nessuno, concepiti per soddisfare un mercato generalista che ci faremo andar bene ugualmente. Un po’ pochino per essere l’investimento della propria vita…

La maggior parte degli edifici contemporanei appaiono infatti come scatole vuote di significato, generate da semplici logiche speculative. Ne parliamo in termini di edilizia più che architettura. Sono immobili relegati allo spazio del provvisorio, totalmente svincolati dalla responsabilità di divenire un termine di paragone con il mondo che verrà.

Ecco quindi che recuperare l’esistente può diventare davvero entusiasmante. Al di là dei vantaggi immediati dovuti alla rivalutazione dell’immobile, alla possibilità di fruire di sgravi e agevolazioni fiscali oppure di programmare operazioni più caute e meglio raccordate con il budget a disposizione, recuperare diventa per noi un modo per trasmettere significati, conoscenza, cultura, valore.


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